Mondiali Zurigo 2024, le autorità confermano: “Non ci sono immagini né testimoni, non è stata chiarita l’ora della caduta”
Arriva il primo aggiornamento ufficiale riguardo la tragica morte di Muriel Furrer ai Mondiali di Zurigo 2024. A fornirlo, attraverso un comunicato congiunto, è la Procura cittadina e il dipartimento della polizia cantonale, che hanno da subito preso in carico le indagini riguardo l’incidente che ha portato al decesso della 18enne svizzera, caduta nel corso della prova in linea jrs. Pur non dando alcuna indicazione precisa, viene confermato che la ragazza è rimasta senza soccorsi per un tempo non definito visto che non risulta alcun testimone, né immagini (ufficiali o amatoriali) del momento della sua caduta. Al momento non è dunque possibile risalire con esattezza il momento della caduta, nella quale “ha riportato un grave trauma cranico”, che resta stimato.
“La Polizia cantonale di Zurigo, insieme alla Procura della Repubblica, ha avviato un’indagine per chiarire completamente le cause e le modalità del decesso, come di consueto in questi casi – si legge nella nota ufficiale – Gli specialisti della Polizia cantonale di Zurigo e dell’Istituto forense di Zurigo hanno raccolto le prove necessarie subito dopo il recupero della bicicletta. La bicicletta da corsa è stata sequestrata dalle autorità di polizia per un controllo tecnico. L’Istituto di medicina legale dell’Università di Zurigo è stato incaricato di effettuare gli esami forensi necessari. L’indagine sulle circostanze dell’incidente è in corso e non si è ancora conclusa. Secondo i primi accertamenti, la ciclista è caduto nei pressi di Küsnacht, mentre scendeva dalla frazione di Schmalzgrueb in una leggera curva a sinistra. Finora non ci sono prove di un coinvolgimento di terzi. Secondo lo stato attuale delle indagini, la caduta non è stata osservata. Ad oggi non esistono immagini televisive o altre registrazioni. Non sono noti testimoni”.
Confermato dunque il luogo, approssimativo, dell’incidente, un tratto di strada abbastanza ripido e sinuoso, reso ancor più pericoloso dalle condizioni climatiche e della strada quel giorno. “Le indagini finora condotte indicano che l’atleta è stata trovata priva di sensi nel bosco fuori dalla strada da un membro della squadra di sicurezza del percorso – aggiunge il comunicato – I servizi di emergenza, chiamati immediatamente, sono arrivati sul luogo dell’incidente poco dopo e hanno prestato i primi soccorsi. L’ora esatta dell’incidente non è ancora stata definita”.
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